Le coincidenze
“I vaccini sono sicuri, c’è la possibilità che diano delle reazioni banali modeste, tipo febbre-febbricola, ma solo un episodio anafilattico ogni 1-3 milioni di punture! Un nonnulla, e bisogna tener ben presente che ci proteggono verso possibili devastanti epidemie”. Così ci tranquillizzano i vari Burioni, Ricciardi, Rezza.
Se capita una “supposta” reazione grave, non è detto che sia a causa del vaccino anzi! Sicuramente è solo sfortuna, semplice coincidenza, che niente ha a che fare con quello. È la scienza che lo dice. Quindi, chi verrà colpito dovrà arrangiarsi con i propri mezzi, o farsi aiutare principalmente da associazioni private. Se la documentazione medica sarà tale da riuscire a dimostrare il nesso causale in maniera inequivocabile, potrà tentare di richiedere il risarcimento in base alla legge 210/1992.
La FNOMCEO (Documento Vaccini, 8 luglio 2016) ha stabilito che non sono dimostrabili nessi causali tra eventi avversi gravi e vaccini, quindi invita i tribunali a rigettare tutte le richieste di compensazione del danno fin dal primo grado di giudizio. Rari, se non rarissimi, sono quelli che riescono a spuntarla ed avere riconosciuto almeno il loro diritto dai giudici. E sarà sempre più difficile.
Il Ministero non può permettersi di riconoscere il danno per tre ragioni:
a) costerebbe,
b) incoraggerebbe altri a fare lo stesso,
c) non permetterebbe più di recitare con disinvoltura il solito mantra: “I vaccini sono sicuri”.
Tre piccioni senza una fava.
Il risultato di questa crudele politica negazionista della realtà è che i casi di danno grave rimangono isolati, incapsulati nel loro profondo dolore, e non entrano nelle statistiche dei danneggiati. Da “segnalazioni” di evento avverso si trasformano in “coincidenze”. Hanno la vita rovinata, la loro e soprattutto quella del loro più grande bene. Vengono abbandonati dalla società che ha raccomandato di proteggere loro stessi e la salute pubblica.
Non basta ancora: sono costretti anche a subire l’umiliazione di essere presi in giro.
Ecco la storia emblematica di Andrea, danneggiato dal vaccino, la sua vicenda giudiziaria, le giustificazioni di Walter Ricciardi e l’indignazione di Paragone.
Una storia purtroppo simile a migliaia di altre che restano sconosciute ai più. Ascoltate bene le argomentazioni del prof Ricciardi.