1) Strategia per la "soluzione finale"
2) Vax marketing
3) Quando la realtà supera la fantasia
(Analisi semiseria del Piano Nazionale Vaccini)
4) Dott. Dario Miedico:
risposta alla convocazione dell'Ordine
commento del prof. Burioni
5) "Carta Italiana per la Promozione Vaccinara"
6) Ricciardi: "tutti i vaccini per tutti!"
1) La strategia per la “soluzione finale”
(FFranchi, scritto il 17 dicembre 2016)
Il metodo Juncker viene adottato anche in campo vaccinale
(vedi qui).
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2) Vax marketing
I bambini privi delle cicatrici vaccinali verranno rifiutati dagli asili comunali ed, in futuro, dalle gelaterie.
Le campagne di sensibilizzazione per convincere i dubbiosi dovranno necessariamente farsi più pressanti.
Le più moderne tecniche di marketing devono essere implementate.
Noi desideriamo dare un contributo alla causa con una nostra modesta proposta (vedi a lato l'eptalogo della M.L.P.V.)
ffranchi 20170114
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3) Quando la realtà supera la fantasia
(Analisi del Piano Nazionale Vaccini)
ffranchi-20170122
Con spirito goliardico ho pubblicato la mia “Carta italiana per la Promozione delle Vaccinazioni Consigliate – Una chiamata all’azione” il 18 gennaio 2017. Mai avrei pensato che la realtà potesse – in così breve tempo – superare la fantasia. Invece è successo, molte delle espressioni che ho usato lì possono essere ritrovate nel neonato PNPV (Piano Nazionale Vaccini)-2017-2019 tanto è vero che sto considerando l’opportunità di accusarli di plagio impudico.
Per un'analisi, un po' meno scherzosa, del Piano Triennale Vaccinico (PNPV-2017-2019), potete leggere qui. I vaccini previsti entro il 13° mese di vita sono 30, entro i sei anni 38, entro i 18 anni 47 (salvo e. & o.). E poi una vita intera costellata di richiami.
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4) Risposta del dr. Dario Miedico alla lettera di convocazione da parte della FNOMCeO
e commento su Facebook del prof. Roberto Burioni
Come spiegavamo nei precedenti interventi, vengono attuate misure repressive nei confronti di professionisiti colpevoli di operare in scienza e coscienza: questo non è più permesso nella medicina italiana. Ora tocca al dr. Dario Miedico, il quale ha, tra gli altri difetti, un carattere poco remissivo.